GTCM: cos’è il day trading e cosa comporta

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Negli ultimi anni la professione del trader è aumentata a dismisura in tutto il mondo. Questo è riconducibile al fatto che fare trading e quindi speculare sui mercati del forex, azioni, valute, ETF, indici o materie prime, oltre a garantire un’ottima remunerazione permette di gestirsi il tempo in modo autonomo senza dover dar conto a nessuno.

Cos’è e come funziona il day trading

Sostanzialmente possiamo distinguere due modi per operare sul mercato del forex. Il primo consiste nell’operare su un time frame di lungo periodo. Il secondo invece, utilizzato dalla maggior parte dei trader professionisti che lavorano mediante piattaforme su internet, è il day trading o anche chiamato da alcuni intraday.

Come dice il nome stesso, il day trading è una forma di speculazione che avviene tramite  un time frame giornaliero e quindi che va da un massimo di un giorno (24 ore) a minimo 1-5 minuti.

Maggiori sono i rischi, maggiori sono i guadagni

Fare day trading è il metodo che garantisce la maggior remunerazione tramite speculazione. I grandi trader professionisti però affermano una verità importante – più alti sono i guadagni, più è alto il rischio di perdita – affermazione assolutamente sensata. Il perché è molto semplice, qualsiasi metodo che si utilizza per operare, fa sempre riferimento al grande gruppo denominato analisi tecnica.

Per capire meglio il concetto definiamo analisi fondamentale e analisi tecnica. L’analisi fondamentale, è l’analisi che viene fatta sfruttando le notizie che arrivano dal mondo, come ad esempio, acquisizione o vendita di un’azienda, politica, guerre ecc. L’analisi tecnica invece, è lo strumento che si utilizza nel 99% dei casi per eseguire un’operatività intraday, che consiste nell’analisi dei candlestick, l’utilizzo dell’analisi grafica e l’utilizzo di indici e oscillatori. Questo perché, quando si lavora con grafici molto veloci, è vero che se avviene un evento importante andrà ad influire tutta l’operatività, ma nella maggior parte dei casi si fa riferimento solo ed esclusivamente al prezzo, come enunciato nella teoria di Dow, il prezzo contiene già tutte le informazioni di cui si ha bisogno.

Ritornando al discorso di prima fare day trading è più rischioso, in quanto gli oscillatori o qualsiasi forma di analisi tecnica utilizzata è meno precisa rispetto all’utilizzo delle stesse tecniche fatte su un grafico di lungo periodo.

Perché i guadagni sono molto più alti rispetto ad un’operatività di lungo periodo?

Per capire meglio questo concetto ritengo sia necessario fare un esempio pratico. Prendiamo ad esempio un’operazione su qualsiasi tipo di mercato e guardiamo il grafico con un time frame impostato settimanalmente. Vedremo che ogni candlestick corrisponde ad una settimana di operatività. Mettiamo il caso che l’ultimo candlestick corrispondente alla settimana passata, abbia avuto un rialzo pari a 15 pip. Lo stesso grafico ora impostiamolo ad un giorno, e vedremo le operazioni, che a questo punto sono ovviamente diventate 7. Riduciamo nuovamente il grafico e impostiamolo a 4 ore, e vedremo che le operazioni sono diventate 42, e possiamo andare avanti così fino ad arrivare ad un minuto. Tutto questo serve per spiegare un concetto molto importante: che sia un’operazione fatta in una settimana o su un grafico da 4 ore, in ogni caso il massimo incremento rimane 15 pip, però, nell’operazione fatta settimanalmente, il guadagno sarà proporzionale ai 15 pip di incremento, in 42 operazione, l’operatore che lavora intraday, avrà la possibilità di speculare e quindi vendere e comprare più volte la stessa azione, titolo, valuta ecc. Questo naturalmente fa sì che avendo comprato e venduto in più operazioni in base al movimento del mercato, il guadagno non sarà rapportato esclusivamente sui 15 pip settimanali, ma dovrà essere moltiplicato per ogni incremento di ogni singola candlestick su cui si ha operato.

Per concludere il ragionamento vediamo un esempio numerico. Riprendendo il caso precedente abbiamo detto che in una settimana è avvenuto un incremento pari a 15 pip. Prendendo lo stesso grafico e calcolando i pip delle 42 operazioni avvenute in 4 ore, che per facilità immagineremo che in media abbiano avuto tutte un incremento di 3 pip, a questo punto i pip totali sono 126, prendendo un grafico orario, le operazioni in totale sono 168 e sempre facendo una media di 3 pip, potremmo calcolare un incremento pari a 504 pip.

Naturalmente nessuno opera 24 ore su 24, però la possibilità di guadagno, operando con una tecnica day trading, si moltiplica esponenzialmente.

Alcuni consigli e strategie per un’operatività day trading

Esistono molte forme e tantissime strategie utilizzabili. Le più comuni sono sostanzialmente due: L’utilizzo di medie mobili e l’analisi dei candlestick.

Strategia con le medie mobili

Questa strategia prevede l’utilizzo di tre medie mobili. La prima e la seconda impostate a 10 e 20 periodi, e la terza impostata a 30 o a 50 (in base alle proprie preferenze).

Si tratta di una strategia molto semplice in quanto si basa sull’intreccio delle tre medie. La prima e la seconda media seguiranno molto similmente l’andamento del trend secondario. La terza invece seguirà il trend primario, trend da tenere sempre in considerazione anche quando si lavora con grafici a breve periodo.

La strategia funziona molto semplicemente: quando le tre medie si incroceranno, quindi la media che si troverà più in alto passerà in ultima posizione, e quando la media che si troverà al fondo passerà in prima posizione indicherà che è avvenuto un cambio di trend, e quindi sarà il momento giusto per comprare o vendere. Con questo tipo di operatività non è possibile stabilire con certezza un take profit, in quanto si andrà a chiudere l’operazione solo ed esclusivamente quando le tre medie mobili si incroceranno nuovamente. Il time frame consigliato per questa strategia è quello pari a 4 ore o giornaliero.

Analisi dei candlestick

Esistono interi manuali su questo tipo di strategia che può essere applicata a qualsiasi time frame, che vada da 1 minuto a 1 giorno.

La strategia sostanzialmente si applica andando ad analizzare la forma delle candele sul grafico. Infatti ogni candela ci racconta esattamente cosa sta succedendo in quel momento sul mercato.

Le candele possono rappresentare tre momenti: momento di inversione, momento di continuazione o momento di indecisione. Il momento di inversione è quando nel mercato avviene un cambio di trend, ad esempio una formazione di questo tipo è chiamata Engulfing. Prendiamo ad esempio un trend ribassista (la stessa cosa può essere analizzata su un trend rialzista). Questa formazione si forma alla fine del trend: terminata la formazione della candela ribassista, il mercato aprirà formando un nuovo minimo rispetto alla candela precedente, però chiuderà sopra all’apertura della candela precedente. Immaginandolo avremo una candela ribassista alla fine del trend, è una candela rialzista successiva che inglobi completamente la candela precedente (compresa di shadow). Terminata la formazione della candela rialzista, se corrisponde ai parametri precedentemente elencati, allora potremmo andare ad investire long. Una formazione di continuazione invece, avviene quando il mercato ha dei momenti in cui sembra voglia cambiare direzione, ma in realtà analizzando queste formazioni, saremo in grado di capire che il trend continuerà nella sua direzione. Una formazione di questo tipo ad esempio è quella denominata In o On Neckline. Per semplicità prenderemo un trend ribassista, dove successivamente all’ultima candela rossa, si formerà una candela verde, che però avrà il suo massimo inferiore al minimo della candela precedente.

Infine i momenti di indecisione, sono i momenti più pericolosi, in quanto grazie a delle formazioni delle candele saremmo in grado di analizzare quando avviene quel determinato momento, però dovremmo aspettare delle conferme successive per carpire il momento adeguato e soprattutto quale direzione seguire. Una formazione semplice ma molto comune sono le Doji. Questa candela è caratterizzata da un copro molto sottile, e da delle shadows molto lunghe, che per l’appunto indicano che tra i vari operatori c’è un momento di conflitto. Si dovrà aspettare una formazione successiva per capire il trend che assumerà l’operazione.

Un passo fondamentale, la scelta del broker

Dopo questa breve guida introduttiva sul day trading, e un accenno alle strategie utilizzabili, l’ultimo consiglio che posso dare è: Scegliete bene il vostro broker. Alcuni pensano che uno valga l’altro, mai i professionisti che operano da anni con il forex, sanno che questa è una decisione assolutamente importante, da fare con cura. GTCM è il broker che soddisfa tutte le esigenze dei trader professionisti.

Si tratta di una piattaforma regolamentata dalla CONSOB, con un website facile ed intuitivo. Offre tre differenti piattaforme di trading, con un’ampia scelta di oscillatori. Un servizio clienti affidabile, che per venire incontro a tutte le esigenze, mette a disposizione la possibilità di essere contattati in ogni momento anche tramite WhatsApp. Un manager personale del conto e del materiale aggiuntivo gratuito per aumentare la propria formazione in ambito forex.

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