La cessione del quinto è una delle formule più richieste dalle banche e, spesso, è quella che viene più incentivata, nonostante i tassi siano di solito più bassi rispetto a quelli delle altre forme di prestito. Come mai? Semplice, perché con questo finanziamento l’ente creditore avrà la certezza che il richiedente riuscirà a pagare tutte le rate, dato che il prelievo viene fatto alla fonte nella busta paga. Praticamente, se tu richiedi la cessione del quinto, è come se il tuo stipendio fosse dimezzato del 20%.
Ovviamente, però, questo particolare finanziamento richiede delle garanzie ben precise che non tutti possono dare. Infatti, a ciò sono esclusi i liberi professionisti e le aziende, poiché non hanno una busta paga e non sono lavoratori dipendenti. Oltretutto, i primi e i secondi non sono così certi del loro futuro lavorativo e, quindi, le banche non concedono facilmente a loro i finanziamenti.
Tra i requisiti per chiedere la cessione del quinto c’è il fatto di avere un contratto di lavoro stabile (quindi essere subordinato) e duraturo nel tempo. Non a caso, sono tanti, tra coloro che hanno richiesto questo prestito, i lavoratori della Pubblica Amministrazione. Questi ultimi, infatti, sanno che ogni mese riceveranno lo stipendio e che difficilmente verranno licenziati. Basti pensare che anche in tempo di pandemia continuano a ricevere il salario come se nulla fosse. Proprio per ciò, quindi, la categoria dei dipendenti pubblici può tranquillamente accedere a questa forma di prestito.
Un’entrata fissa al mese ce l’hanno anche i pensionati, ma qui però bisogna fare una piccola aggiunta. I pensionati troppo avanti con l’età, over 75 per intenderci, potrebbero trovarsi di fronte a un rifiuto poiché…potrebbero passare a miglior vita prima di saldare quanto dovuto. Infatti, sono i baby pensionati – o i beneficiari di Quota 100 –, tra coloro che hanno questo sussidio dallo stato, che possono fare richiesta di cessione del quinto.
Per quanto concerne, infine, lo stipendio, può bastare anche una mensilità di livello C1 per i dipendenti pubblici, considerando che, poi, dipende anche da quante bocche dovrà sfamare. Un conto è, infatti, una famiglia di 6 persone e un altro è essere single che vive da solo. Senza entrare troppo nel particolare con i numeri e le varie tabelle, in tal senso ci sono dei dati secondo cui viene calcolato il reddito medio mensile che bisogna avere per poter avere una vita dignitosa. Sono dei parametri stilati tenendo conto di varie sfaccettature e, di solito, la banca difficilmente ti permetterà di pagare una rata che ti faccia scendere oltre questo limite. Quindi, il consiglio è, prima di chiedere la cessione del quinto, vedere se rientri in questa soglia, soprattutto se sei in una fascia di retribuzione medio bassa e dovrai comunque farti due conti nelle tue tasche.
In altre parole, quindi, se sei un dipendente pubblico o un pensionato ‘giovane’ e hai bisogno di soldi, prova a chiedere in banca di accedere alla cessione del quinto.